Il 24 novembre prossimo inizierà il nuovo Corso di Astronomia a cura dalla AAAV, ormai giunto alla sua dodicesima edizione: dopo una prima parte trattata lo scorso anno, proseguiranno le lezioni dedicate al Sistema Solare come da programma allegato.
Quest’anno la partecipazione al corso sarà libera: si potranno infatti seguire le lezioni attraverso il sito di “Astro Team Le Pleiadi” (iniziativa che vede la AAAV tra i suoi fondatori), ovvero un sodalizio di associazioni di astrofili nato con il fine di organizzare e condividere appuntamenti in tema di astronomia e astronautica.
Già nella Home Page del sito appositamente creato (www.teamlepleiadi.it) compaiono in ordine cronologico non solo le lezioni del nostro corso di astronomia, bensì tutti gli eventi resi disponibili dalle varie associazioni che hanno aderito all’iniziativa, ed ai quali potrete liberamente partecipare.
Basterà cliccare sul titolo che vi interessa per accedere al modulo di registrazione che – una volta compilato con i pochi dati richiesti – vi farà immediatamente pervenire per mail le credenziali necessarie per partecipare tramite webinar on-line alla conferenza / lezione che avete selezionato. Vi aspettiamo!
Nota: tutti i titoli del nostro corso sono stati inseriti con la dicitura iniziale “Corso AAAV”.


“Giove: il più grande dei pianeti”
A cura di Stefano Caverni e Lorenzo Bigazzi
Si potrebbe definire Giove il gigante fra i giganti, un pianeta che da solo è più grande di tutti gli altri del Sistema Solare messi insieme! Ma le dimensioni non sono l’unica caratteristica stupefacente di questo corpo celeste: viaggeremo nella sua storia, da quando si è formato alle ultime esplorazioni scientifiche; voleremo tra le curiose forme delle sue nubi, per poi tuffarci in basso fino alla stranezze del suo nucleo; osserveremo i particolari fenomeni delle sue immense tempeste e delle aurore polari… Tutto questo tenendo sempre un occhio sulle leggi fisiche e chimiche che governano tali meraviglie. E ovviamente non mancheremo di ammirare il suo aspetto, dai primi disegni a mano di Galileo (con una piccola sorpresa) fino alle più recenti e spettacolari immagini della sonda Juno e del nuovissimo telescopio spaziale James Webb, entrato in funzione nel 2022.
Un appuntamento imperdibile per conoscere la versione
astronomica (ma non solo) del re degli antichi dei!

“Saturno: il signore degli anelli”
A cura di Silvia Fiumalbi e Alberto Villa
Per dimensioni Saturno è al secondo posto tra i pianeti del Sistema Solare, ma sicuramente è l’astro che più di ogni altro desta stupore in chi per la prima volta lo osserva al telescopio! … e che mandò anche in confusione Galileo il quale – dopo aver “capito” i satelliti di Giove – non riuscì a decifrare la “stranissima” struttura degli anelli, al tempo sconosciuti. Racconteremo la storia delle osservazioni dedicate a questa meraviglia del cielo e delle sonde spaziali che – con tecnologie sempre più all’avanguardia – ne hanno via via svelato i segreti: l’ultima missione “Cassini – Huygens” ci ha regalato immagini splendide ed impressionanti delle sue nubi, delle sue aurore, dei sui cicloni e dei suoi innumerevoli anelli lasciandoci sbigottiti di fronte a strane ed inattese forme geometriche che si creano nella sua atmosfera. Fino al “Gran Finale” della missione spettacolarmente terminata il 15 settembre 2017.
Dunque questa sera… SATURNO: di tutto e di più! Vi aspettiamo!

“Le lune di Giove e di Saturno”
A cura di Stefano Caverni e Silvia Gingillo
Dopo aver visto e ammirato nelle scorse due lezioni i giganti del Sistema Solare, Giove e Saturno, andremo ad approfondire ulteriormente le nostre conoscenze di questi mondi parlando del loro numerosissimo corteo di satelliti. La maggior parte di questi è costituita da macigni non troppo più grandi delle comuni montagne terrestri, ma non per questo sono meno affascinanti, come i “satelliti pastore” che orbitano tra gli anelli di Saturno. Quelli più grandi raggiungono tuttavia dimensioni di taglia planetaria, hanno avuto un ruolo fondamentale per comprendere le caratteristiche del Sistema Solare e potrebbero nascondere sorprese davvero stupefacenti: dalle quattro lune “medicee” scoperte dal Galileo Galilei agli inizi del ‘600, per arrivare a Titano con il suo aspetto simile alla Terra primordiale, Encelado con i suoi geysers e tanti altri che riservano numerose curiosità. Seguendo le orme delle sonde che si sono avventurate tra i due giganti gassosi, ci addentreremo tra questi mondi alieni così particolari, lo vedrete, da superare addirittura la vostra stessa fantasia!
Che dire, dei mondi davvero… lunatici!

“Urano & Nettuno”
A cura di Silvia Fiumalbi e Stefano Caverni
Dopo Giove e Saturno, andremo a conoscere altri due giganti del Sistema Solare: Urano e Nettuno, che si distinguono per la loro colorazione azzurro-verde e blu, e che hanno affascinato molti studiosi per i misteri che questi pianeti – così lontani e quasi inesplorati – ancora celano. Ripercorreremo le tappe delle loro scoperte da terra e attraverso il lungo viaggio del Voyager 2, l’unica sonda che abbia mai raggiunto tali pianeti. Vi racconteremo curiosità, aspetti e caratteristiche di questi due mondi gemelli e ghiacciati, inospitali per i forti venti e con le temperature più basse del Sistema Solare. Entrambi possiedono un campo magnetico alquanto bizzarro, un sistema di anelli molto debole e macchie scure dovute a forti tempeste nell’atmosfera che li fanno assomigliare per certi versi a Giove. Vi spiegheremo anche i miracoli apportati dall’ottica adattiva nell’osservazione di oggetti così remoti e… dulcis in fundo… se l’umanità avesse avuto la possibilità di visitare questi pianeti, sicuramente sarebbero stati i preferiti dalla bellissima attrice Marylin Monroe. Perché? Su di essi PIOVONO DIAMANTI!! Se volete sapere qualcosa in più e magari scoprire come ottenerne qualcuno… seguite la nostra lezione!

“Plutone: un mondo ricoperto di ghiaccio!”
A cura di Alberto Villa
Scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh, Plutone il 24 Agosto 2006 è stato declassato dalla IAU (International Astronomy Union) a pianeta nano: decisione ingiusta anche secondo il relatore … ma ciò poco conta, e da quella data il Sistema Solare risulta composto da soli otto pianeti e non più da nove! Osservato da Terra, anche con le ottiche più potenti appariva come un lontanissimo puntino, finchè nel 2005 il telescopio spaziale Hubble HST non riuscì a coglierne qualche dettaglio in più. Ma la vera rivelazione di Plutone avviene con la missione New Horizons, realizzata per raggiungere questo lontanissimo “pianeta”. Lanciata nel 2006, la sonda il 14 luglio 2015 effettua il sorvolo di Plutone a soli 12.472 km di distanza, svelando un incredibile e fantastico mondo ricoperto di ghiaccio sotto il quale si celano sorprese e misteri. Andiamo dunque alla riscoperta di Plutone con le spettacolari immagini che la New Horizons ci ha inviato!

“I pianeti nani e il confine del Sistema Solare!”
A cura di Carlo Buscemi e Silvia Gingillo
Tutti sappiamo che il Sistema Solare è un sistema planetario costituito da otto pianeti che orbitano intorno al Sole. Ma in realtà la nostra casa è formata da una più vasta varietà di corpi celesti. Ovviamente ci sono gli asteroidi, i satelliti e poi ci sono loro: i cinque pianeti nani. Termine veramente recente, coniato appena nel 2006, per “colpa” di Plutone, si proprio lui!
Ma perché si chiamano così? In cosa differiscono dai pianeti veri e propri?
E dopo i pianeti nani? Che cosa troviamo?
Quale sia il confine del Sistema Solare è ancora oggetto di dibattito: prendiamo in considerazione il vento solare oppure la forza gravitazionale esercitata dalla nostra stella? D’altra parte ancora nessuno è arrivato fin là, o meglio, vedremo che “qualcuno” è stato mandato in avanscoperta e speriamo che possa suggerirci qualche risposta. Scopriremo insieme che cos’è l’eliosfera, perché avviene il termination shock, la funzione dell’eliopausa. Arriveremo ai confini della realtà, per addentrarci nei misteri del cosmo!
Allacciate le cinture… viaggiando s’impara!

“Le sonde che hanno raggiunto il Sistema Solare esterno”
A cura di Carlo Buscemi e Lorenzo Bigazzi
Le enormi distanze rendono difficili e costose le esplorazioni, tanto che a oggi solo nove sonde spaziali si sono spinte così lontano. Protagonista indiscusso il programma Voyager: un lungo viaggio iniziato il 20 agosto 1977 e che in 45 anni ha trasmesso informazioni essenziali sulla struttura del nostro sistema planetario. La missioni Voyager 1 e 2 proseguono tutt’ora, inviando dati preziosi dallo spazio interstellare dall’incredibile distanza di 23,6 miliardi di km. L’ultima lezione del Corso propone una sintesi della meravigliosa storia di questa missione, in onore a tutti gli scienziati che prima l’hanno immaginata e poi sono riusciti a realizzarla, pur avendo a disposizione una tecnologia molto limitata rispetto a quella attuale: basti pensare che la fotografia digitale era appena stata scoperta, le foto avevano una risoluzione massima di 0,01 megapixel, i microprocessori erano stati inventati da poco e i computer avevano una RAM di pochi megabyte… chapeau! Ma non solo Voyager: in precedenza nel Corso abbiamo incontrato anche altre sonde che ci hanno svelato le meraviglie di Giove, Saturno e Plutone. In quest’ultima lezione ci concentreremo sugli aspetti tecnici più che sulle scoperte e vedremo come sia stato possibile prolungare queste missioni ben oltre la durata prevista, spingendosi in alcuni casi “verso l’infinito e oltre”.